giovedì 28 ottobre 2010

in PARTENZAAAAAAAAAAA!!!

Dire che tutto è pronto sarebbe l'eufemismo dell'anno.
Ma siamo in partenza.

Nei prossimi giorni e fino a lunedì ci potrete trovare allo stand
E206 di Piazza Napoleone
proprio di fronte ad uno degli ingressi sul lato del padiglione che dà verso Palazzo Ducale.
Qui la cartina del padiglione fornita dall'organizzazione: pdf

Potrete trovare i nostri libri novità, gli arretrati che ancora non sono esauriti (affrettatevi!!), e ovviamente i nostri autori.

A presto!




lunedì 11 ottobre 2010

48 morto che parla - Introduzione di Onofrio Catacchio


Già, perché?

E' il 48 che di solito viene associato al morto parlante nelle cabale smorfiose di rito. Ma si sa, i morti non parlano. Però, come accade a volte nel fumetto, il senso spesso e volentieri viene stravolto.

A questa regola non sfugge il duo Ferri/Amedei. A partire dal titolo, per proseguire, come scoprirete seguendo le dis/avventure di Corrado, protagonista di una vicenda che lo sceneggiatore Alessandro Ferri definisce comico/grottesca.

Io aggiungerei anche surreale, se la realtà non avesse già da tempo superato, in certi suoi aspetti, di gran lunga tale categoria.

La trafila burocratica a cui è costretto a sottoporsi Corrado per poter dipartire, ne ha tutto il sapore. Chi non ha mai subito l'insostenibile spreco di tempo che code, burocrazie e scartoffie ci infliggono? Ferri fa girare il meccanismo aumentando il numero di giri fino a confezionare, complice Amedei ai disegni, un racconto che si muove tra non sense e una spietata, ma non troppo, critica sociale.

Un filone comico surreale che da tempo non affiorava in un fumetto made in Italy, polarizzato da anni tra introversione autobiografica e avventurismo popolare di genere.

Con 48 morto che parla, Ferri e Amedei prendono in contropiede, in piena coerenza stilistica, questa tendenza che viene avanti da ormai troppi anni nel panorama a strisce nostrano, e realizzano un racconto "comico e grottesco", per tornare alla definizione del suo autore, che procede in modo lieve e divertito. Ma che induce a riflessioni più generali sul nostro stile di vita.

Resto in attesa dopo questo primo passo della prossima mossa che i due autori faranno per prenderci ancora una volta, spero, di sorpresa. Perché questo e ciò che ci si aspetta ogni volta che si inizia la lettura di un fumetto.


Onofrio Catacchio

sabato 9 ottobre 2010

Dan Dare, un pilota per tutte le stagioni




Se c’è un personaggio che ben rappresenta lo spirito britannico (o almeno come i britannici amano raffigurarsi) quello è Dan Dare.
Viene creato da Frank Hampson nel numero 1 del settimanale Eagle, del 14 aprile 1950. La serie si distingue subito per la ricerca di plausibilità scientifica (all’inizio il consulente scientifico è il famoso scrittore di fantascienza Arthur C. Clarke) e per i disegni di alta qualità (ad opera di Hampson e del suo studio). Le prime missioni dell’eroe sono spesso ambientate nel sistema solare, dove all’epoca si pensava fosse possibile la vita. Infatti, il suo arcinemico è il Mekon, il superintelligente leader dei Treen, una razza di alieni rettiloidi di Venere.



Il Colonnello Daniel McGregor Dare (meglio noto come Dan Dare) pilota della Flotta Spaziale Interplanetaria, è nato nel 1967 (curiosamente, lo stesso anno di un
altro personaggio a fumetti, Rat-Man, creato da Leo Ortolani) e le sue avventure sono ambientate negli anni Novanta del XX secolo. E’ atletico, eroico e ha un forte senso dell’onore, come ogni militare britannico dovrebbe avere.
Fra i personaggi del supporting cast ci sono l’amico Digby, la spalla umoristica tipica di molti personaggi dell’epoca (si pensava che l’eroe dovesse per forza essere serioso), Sir Hubert Guest, capo della Flotta che manda Dan in missione (e a volte si aggrega a lui) e la Professoressa Jocelyn Mabel Peabody, genio scientifico e unico personaggio femminile importante della serie.

Nel 1960 ad Hampson e al suo studio subentrano altri artisti, come Frank Bellamy, Don Harley, Keith Watson e Gerald Palmer. La serie dura fino al 1967 (l’anno di nascita del personaggio) e termina con Dan che smette di fare il pilota per assumere un ruolo dirigenziale nella Flotta.

Nel 1977, però, il personaggio viene riproposto nel primo numero di 2000 AD (del 26 febbraio 1977): si risveglia dopo duecento anni di animazione sospesa, e scopre un mondo ben diverso, a parte il Mekon il cast della serie è totalmente cambiato. Fra gli sceneggiatori ci sono Pat Mills e Steve Moore (il mentore di Alan, ma non suo parente) e fra i disegnatori l’italiano Massimo Belardinelli e Dave Gibbons (pre Watchmen). Muta totalmente anche il look della serie, che deve molto a Guerre Stellari, mentre le missioni spaziali del protagonista ricordano un po’ i viaggi dell’Enterprise di Star Trek. Questo nuovo Dare, influenzato dall’estetica punk e che in seguito acquisisce dei veri superpoteri grazie a un guanto mistico, dura però solo fino al 1979.
Tuttavia nel 1982 la serie viene rilanciata (e dura fino al 1994), ma stavolta il protagonista è il pronipote del Dare originale.

Notevole l’influenza che il personaggio ha avuto sulla cultura inglese: è citato da tantissimi autori, sia di fumetti che in altri media: Sir John Dashwood,il personaggio principale della miniserie scritta da Warren Ellis Ministry of Space, è un Dan Dare più cinico, lo stesso Alan Moore lo omaggia (nel volume della sua Lega dei Gentiluomini Straordinari The Black Dossier, inedito in Italia). Il Capitano John Harkness, che appare nella nuova serie del Dottor Who (iniziata nel 2005) ed è il protagonista dello spinoff Torchwood, è chiaramente ispirato a Dan.



Il volume ProGlo Dare di Grant Morrison e Rian Hughes è una rilettura del personaggio (pubblicata in origine nel Regno Unito nel 1990) secondo i dettami del revisionismo supereroistico anni Ottanta con la premier britannica che ricorda molto Margaret Tatcher, mentre la più recente incarnazione del personaggio, il Dan Dare della miniserie del 2008 della Virgin Comics scritta da Garth Ennis e disegnata da Gary Erskine, deve vedersela con un primo ministro modellato su Tony Blair.


Ironicamente, nel 1997 con la vittoria dei laburisti e la sua nomina a premier Blair era diventato protagonista di una striscia satirica di Peter Brooks pubblicata dal Times e intitolata Dan Blair, Pilot for the Foreseeable Future.
Sembra che ogni generazione debba avere il suo Dare.

Approfondimento di Stefano Priarone


Per acquistare il volume Dare di Grant Morrison e Rian Hughes visitate il sito: www.progloedizioni.com

giovedì 7 ottobre 2010

Novità: Dare


I post con l'etichetta "novità" presentano i libri di prossima uscita sotto il marchio "ProGlo Edizioni". I libri ProGlo sono disponibili presso le migliori fumetterie e librerie, e sono acquistabili online all'indirizzo http://www.progloedizioni.com. Per ulteriori informazioni sui prossimi libri ProGlo, seguite il blog e contattateci all'indirizzo info@progloedizioni.com.

Dare

di Grant Morrison e Rian Hughes

cover inedita e graphic design esclusivo di Rian Hughes

Il mondo di Dan Dare, l’intrepido pilota stellare, non esiste più. La Flotta Spaziale per cui
lavora è stata privatizzata, la geniale Professoressa Peabody che lo aiutava nelle missioni
si è suicidata e persino il suo mentore Sir Hubert non sembra più molto affidabile…
Grant Morrison e Rian Hughes applicano il revisionismo supereroistico a un’icona
della fantascienza britannica come il personaggio creato da Frank Hampson.
E danno vita a un capolavoro finalmente pubblicato in Italia, impreziosito da una
cover inedita e dal design esclusivo realizzato da Rian Hughes per questa edizione.

Grant Morrison
Grant Morrison è la rockstar del fumetto. Eccessivo, controverso, geniale.
Dagli X-Men alla Justice League a Batman non c’è personaggio del fumetto
supereroistico statunitense che lo scrittore scozzese non abbia saputo rivoluzionare.
La serie creator owned The Invisibles è il manifesto del suo pensiero, fra complottismo,
deliri lisergici, magia e fisica quantistica.
La DC Comics è proprietaria del suo alter ego a fumetti.

Rian Hughes
Illustratore, graphic designer, disegnatore di fumetti. Tutto questo e altro ancora è il
britannico Rian Hughes, vero uomo del Rinascimento.
Dare spicca fra tutta la sua produzione fumettistica.

Dare di Grant Morrison e Rian Hughes
Brossurato 17x24 cm – 80 pagine a colori – 14 euro

Disponibile in anteprima esclusiva a Lucca 2010